In missione con Pauline

Pauline e la missione: un po’ di storia

Per la Chiesa della Francia, l’inizio del XIX secolo fu un periodo di ricostruzione, dopo le turbolenze rivoluzionarie. Fin dall’infanzia, Pauline e suo fratello Phileas nutrirono il sogno della vita missionaria. Quando Phileas entrò in seminario e si rese conto di quali fossero le difficoltà economiche delle missioni, Pauline prese a cuore la causa e promosse delle iniziative per raccogliere dei fondi. Ma nulla prese realmente forma fino a una ormai celebre partita a carte svoltasi una sera del 1819.

Fu in quell’occasione che Pauline ebbe infatti l’idea per sistematizzare la raccolta dei fondi: ogni aderente all’iniziativa avrebbe potuto facilmente coinvolgere altre dieci persone, selezionate tra i propri contatti personali, affinché donassero un soldo alla settimana per le missioni. Si costituì dunque un modello a carattere piramidale, organizzato in gruppi di dieci, cento e mille persone; ogni capogruppo dei dieci avrebbe raccolto le donazioni dei suoi associati, il capogruppo dei cento avrebbe raccolto le donazioni dei dieci capigruppo posti sotto di lui, e così via. I fondi così raccolti sarebbero poi messi insieme in un fondo comune. Pauline presentò l’idea al suo consigliere spirituale, padre Würtz, che alcuni anni prima aveva ricoperto un ruolo importante nella sua conversione. Il religioso le rispose: “Pauline, siete troppo ingenua per aver pensato voi a questo piano… È ovvio che viene da Dio! Quindi non solo vi autorizzo a portarlo avanti, ma vi esorto fortemente a farlo”.

Nacque così quella che poi verrà chiamata “Opera della Propagazione della Fede”, il cui principio era molto semplice: ogni aderente avrebbe raccolto l’offerta di dieci persone, che a loro volta avrebbero raccolto ognuna l’offerta di altre dieci persone, e così via. I membri coinvolti avrebbero raccolto i fondi personalmente, ogni settimana. In poco tempo, migliaia di persone accolsero l’iniziativa; l’organizzazione fu poi fondata ufficialmente il 3 maggio 1822.

Lo zelo di Pauline si diffuse a macchia d’olio…

I membri dell’Opera iniziarono a riunirsi per trascorrere insieme momenti di preghiera e condivisione. Nacquero gli Annali della Propagazione della Fede, che raccoglievano notizie dai missionari di tutto il mondo. Furono un successo fenomenale e divennero la rivista più diffusa nel XIX secolo. Nel 1880 furono stampate oltre 250mila copie nella sola Francia. Gli Annali furono poi tradotti e pubblicati in una decina di lingue, con più di 400mila copie stampate in tutto il mondo.

Negli anni, l’Opera della Propagazione della Fede assunse una dimensione internazionale e Pauline ne abbandonò la gestione. Ciononostante, nelle lettere delle missionarie Pauline viene regolarmente chiamata “madre delle missioni”. Fu lei a inventare la prima rete sociale missionaria, alla quale potete iscrivervi oggi!